Il tonno, con i suoi acidi grassi omega-3, contrasta il declino cognitivo degli anziani e molti studi hanno confermato che – se il suo consumo passa da una a due volte alla settimana – il rischio di contrarre il morbo di Alzheimer scende dal 41% al 28%.
Gli omega-3 inoltre aiutano a prevenire l’ipertensione ed il rischio di malattie cardiache e coronariche.
La ventresca di tonno è un taglio che contiene la più elevata quantità di omega-3 rispetto alle altre parti del pesce. E’ un dato importante per le sue proprietà salutistiche in quanto secondo uno studio svolto su 61.433 donne – sono proprio questi acidi grassi che svolgono un ruolo protettivo nella prevenzione del cancro al seno, al punto tale che molti reparti ed istituti di ricerca europei hanno deciso di integrare la dieta delle donne in età fertile sopra i 40anni con una maggiore quantità di tonno.
Ricco di proteine e di vitamine idrosolubili e liposolubili, il tonno alalunga è un alimento mediterraneo di prim’ordine anche nelle diete degli sportivi. La provenienza è importante in quanto essendo un pesce predatore si nutre di pesci più piccoli e se i mari sono particolarmente inquinati le sue carni potrebbero presentare alti livelli di mercurio.
Il tonno in scatola al naturale è conservato solo nella propria acqua di cottura, per questo ha poche calorie – solo 100 kcal per 100 gr. anche perché non viene mai utilizzata la ventresca e pur essendo piuttosto insipida rappresenta una buona fonte proteica in molte diete. Il tonno in scatola sott’olio risulta molto più gustoso e, una volta sgocciolato, ha 190 kcal per 100 gr. Se l’olio di conserva è d’oliva può essere usato anche per condire insalate e bruschette o come base per salse, poiché risulta arricchito degli omega-3 del tonno.
La presenza di purine lo rende non adatto a chi soffre di gotta o iperuricemia, inoltre l’eventuale presenza di metalli pesanti dovuta ad alcune zone di pesca potrebbe renderlo poco adatto alla dieta delle donne in maternità.