L’estate è ormai alle porte e guai andare in spiaggia senza una buona crema solare! Ma, tra tante marche, quale scegliere?
L’Environmental Working Group, organizzazione No-profit per la protezione della salute umana e dell’ambiente, ci fornisce preziosi consigli riguardo le creme solari attualmente in commercio. L’EWG ha infatti di recente pubblicato una classifica che può essere un valido aiuto per la scelta delle creme solari migliori. A scapito di quelle ritenute peggiori o poco sicure, perchè poco efficaci o contenenti ingredienti preoccupanti.
Ecco le 10 preziose raccomandazioni fornite dall’ EWG per la scelta delle giuste creme solari.
1. Evitare le scottature
Esse rappresentano un notevole fattore di rischio per l’insorgere del Melanoma. L’utilizzo delle giuste creme solari, può certamente invertire questa tendenza. Anche se è importante dire che negli ultimi anni è notevolmente cresciuto il numero di casi totali di melanoma cutaneo.
2. Fattore di Protezione Solare
Stare attenti a non sopravvalutare alcuni tipi di creme solari con fattore protettivo superiore a 50. Alcune di esse potrebbero essere fuorvianti e non così efficaci come promettono.
3. Vitamina A
La Vitamina A, con il nome di Retinyl palmitato è spesso presente in molti prodotti cosmetici industriali. Ad esempio: creme solari o idratanti, burro di cacao per le labbra, ecc. Essa è di fatto un antiossidante. Da un lato ha il grande vantaggio di rallentare l’invecchiamento cutaneo. Dall’altro lato, però, è una sostanza pericolosa, in quanto potrebbe favorire lo sviluppo di lesioni durante l’esposizione al sole o, nei casi più gravi, di alcuni tumori della pelle.
4. Meglio le marche europee
L’ EWG promuove le creme solari prodotte in europa, a scapito di quelle prodotte negli USA. Questo perchè negli Stati Uniti possono essere utilizzati solo 3 ingredienti come filtro UVA. In Europa, invece, c’è un ampio raggio di scelta tra varie sostanze chimiche efficaci nel filtrare i dannosi raggi UVA. Le creme solari a marchio europeo, sono quindi più potenti.
5. Applicazione frequente
Una delle raccomandazioni più sottovalutate dai bagnanti in spiaggia, è proprio quella di ripetere più volte l’applicazione della crema solare. Un’applicazione frequente può aiutare a ridurre i danni provocati dalle radiazioni ultraviolette che accellerano l’invecchiamento della pelle e la espongono a rischi gravi.
6. Attenzione alle allergie
Chi soffre di allergie, dovrebbe porre particolare attenzione alla presenza del nichel nelle creme solari. Anche il cromo, il cobalto, e alcune profumazioni sintetiche, possono creare fastidiose complicazione nei soggetti particolarmente sensibili.
7) Nanoparticelle nei filtri solari minerali
L’EWG lancia l’allarme per quelle creme solari a base minerale. In particolare a quelle che contengono ossido di zinco e biossido di titanio e che potrebbero contenere, a loro volta, delle nanoparticelle di dimensioni pari ad un ventesimo rispetto allo spessore di un capello. Un pericolo per la pelle, dato dall’isidiosità dei filtri minerali instabili.
8) Interferenti endocrini nelle creme solari
Un altro campanello d’allarme, sempre relativo agli ingredienti contenuti all’interno delle creme solari, è rappresentato dagli interferenti endocrini. Sono sostanze di sintesi potenzialmente dannose per la salute. Elementi che possono ostacolare il corretto funzionamento del nostro sistema ormonale.
9) Vitamina D
La sua produzione ed il suo fissaggio, sono strettamente correlati con l’esposizione solare. Ecco perchè l’EWG non dice di evitare vivere all’aria aperta in estate ma raccomanda, semplicemente di farlo con le dovute attenzioni.
10) La protezione solare non funziona subito
E’ vero ed è anche scritto su tutte le etichette delle creme solari che acquistiamo. Ma, puntualmente, ci dimentichiamo di leggerlo. La crema solare andrebbe applicata dai 20 ai 30 minuti prima dell’esposizione al sole. Questo per dare il tempo alla nostra pelle di assorbirla al meglio.