Dieta alcalina: L’acidosi è caratterizzata dal “non sentirsi bene”. I principali sintomi sono: stanchezza, aumento di peso, presenza di urine molto concentrate, di colore scuro con un odore forte, intestino irregolare, bocca amara al mattino, pancia gonfia, mal di testa, gengive irritate, variazioni di umore e diminuzione dell’energia nel corso della giornata.
In seguito la situazione si può aggravare e si possono manifestare intolleranze alimentari e patologie gravi. Esempi fra questi sono: diabete, osteoporosi, artrosi, infiammazione generalizzata o localizzata all’apparato digerente, come gastrite, colite.
Lo stress, elemento caratteristico del nostro modo di vivere, è un produttore di acidi e sostanze che, nel breve periodo, conferiscono alle cellule una maggiore resistenza allo sforzo fisico. Per questo sono utili nel passato quando le situazioni stressanti non erano costanti e imponevano una pronta reazione fisica.
Inoltre l’infiammazione dei tessuti causa la loro acidificazione, fenomeno che favorisce la colonizzazione da parte dei micro-organismi e la comparsa dell’infezione batterica o fungina.
L’infezione si instaura quando il microrganismo colonizza il tessuto ormai acido e per questo favorevole al suo insediamento.
Per esempio, nella cistite l’infezione batterica è una patologia secondaria all’infiammazione e all’acidificazione del tessuto del tratto urinario.
Con la correzione dell’acidosi nella fase infiammatoria si potrebbe evitare l’infezione. Dieta alcalina, integratori e acqua alcalina ionizzata rappresentano tutti ottimi strumenti per controllare l’acidosi. Tali elementi dovrebbero essere coordinati in uno stile di vita che li includa tutti e tre. Una dieta alcalina ricca di alimenti come frutta e verdura e povera di carboidrati, carne, pesce e formaggio può contribuire a modificare l’equilibrio acido-base. Avviene dunque una diminuzione della principale via di acidificazione dell’organismo. Gli integratori, contenenti sostanze alcalinizzanti sotto forma di carbonati o citrati, aiutano a ricostituire la riserva di bicarbonato. Infine anche bere acqua alcalina – ma spillata da impianti di seconda generazione – ha una notevole importanza.