non fatevi infinocchiare !
Anticamente l’oste che voleva nascondere al cliente la bassa qualità di un vino era solito offrirgli stuzzichini a base di finocchio per ingannare il palato oppure aggiungeva semi di finocchio per condire una carne irrancidita.
Insomma si usava il finocchio per ingannare. Da qui è nata la frase “farsi infinocchiare”.
Noi invece non abbiamo alcun intento d’inganno. E’ solo un modo scherzoso per evidenziare le buone qualità fitoterapiche del finocchio ed i suoi benefici per il nostro organismo.
Il finocchio è molto ricco di fibre e di sali minerali, in particolare potassio, fosforo e calcio. E’ molto utile per la salute delle ossa e nella prevenzione dell’osteoporosi per le persone non più giovani.
Aiuta a prevenire i crampi e la stanchezza e a queste sue caratteristiche si aggiunge anche la capacità molto preziosa per le neo-mamme di stimolare la produzione di latte. Ma non solo: i suoi fitoestrogeni lo rendono efficace nel ridurre i disturbi del ciclo mestruale e nell’ alleviare i sintomi della menopausa.
Con queste caratteristiche è facile considerarlo un alimento funzionale che la natura ha dedicato alla donna. Ma in realtà è un alimento importante per tutti.
Il finocchio ha un’ottima azione diuretica e depurativa, che aiuta molto la funzione renale ed a contrastare sia la ritenzione idrica sia la formazione dei calcoli.
Contiene in particolare vitamina A, B e C, generando un effetto antiossidante a tutto vantaggio dell’ integrità del sistema nervoso.
E’ efficace per contrastare le irregolarità intestinali quali la sindrome del colon irritabile, la stipsi e la colite, ma svolge anche un effetto lenitivo per il mal di stomaco, i dolori gastrici e la cattiva digestione.
Ha una decisa attività antimicrobica ed antivirale particolarmente efficace per contrastare il virus parainfluenzale ed anche quello dell’ Herpes simplex .
Viene studiata la sua azione antitumorale ma anche la sua funzione epatoprotettiva.