Le Fave fresche sono un fitoterapico straordinario.
Contengono un aminoacido chiamato Levodopa che attraversa la barriera ematoencefalica ed entra nei neuroni dopaminergici che lo trasformano in dopamina, il neurotrasmettitore legato alla sensazione del piacere. Ma non solo, visto che la Levodopa è utilizzata come principio attivo nei farmaci per il Morbo di Parkinson.
A tutto questo si aggiunge il loro contenuto di tiamina (vit.B1) che svolge un ruolo importante per il metabolismo energetico-muscolare e del buon funzionamento del sistema nervoso e per la sintesi del DNA ed RNA.
Le fave essendo povere di grassi e decisamente ricche di proteine e di fibre vegetali sono un alimento importante in molte diete anche per il loro apporto di vitamine e di sali minerali come ferro, rame, manganese e fosforo.
Esse svolgono un ruolo importante nella cura delle anemie grazie al loro contenuto di ferro e di vitamina C che ne favorisce l’assorbimento.
I loro principi nutritivi e le fibre che contengono sono importanti per l’intero sistema cardiovascolare, aiutano a stabilizzare i livelli di colesterolo nel sangue ed inoltre riescono ad abbassare il colesterolo cattivo LDL.
Per il loro contenuto di manganese oltre a svolgere un ruolo importante nella prevenzione dell’ artrite e dell’ osteoporosi, rappresentano un supporto di prim’ordine per garantire la buona funzionalità non solo del sistema nervoso, ma anche di quello endocrino ed immunitario.
Hanno un effetto diuretico importante a tutto vantaggio dei reni e dell’apparato urinario. Le fibre che contengono facilitano il transito intestinale ed aiutano l’organismo a depurarsi.
chi soffre di favismo deve starne lontano
Le fave per la loro ricchezza di proteine potrebbero generare in taluni soggetti delle crisi allergiche, mentre chi soffre di favismo, una malattia ereditaria caratterizzata da un deficit enzimatico, deve assolutamente evitare di mangiarle.